Chemioterapia    

Informazioni sulla chemioterapia

Chemioterapia

La durata di un trattamento di chemioterapia dipende dal grado di diffusione del tumore e dalla risposata del paziente, benché esistano casi specifici il tempo di assunzione del farmaci può variare da alcuni mesi fino ad un anno; nei casi in cui la chemioterapia venga impiegata per alleviare i sintomi della formazione cancerosa e cercare di migliorare le condizioni di vita del paziente la terapia ha una durata che dipenderà dalla presenza di effetti collaterali e dall'effetto che i medicinali avranno sul tumore e sulle sue cellule.

Gli effetti più comuni della chemioterapia possono variare da paziente a paziente, solitamente comunque alcune parti del corpo, per le loro particolari caratteristiche sono le più colpite; numerosi sono infatti gli effetti collaterali a carico del midollo spinale, questo infatti si occupa della produzione di globuli rossi, che trasportano ossigeno al corpo, globuli bianchi, che costituiscono la difesa immunitaria e le piastrine, la cui funzione è quella della coagulazione del sangue.

La chemioterapia può diminuire fortemente il livello di questi elementi, soprattutto dei globuli bianchi e delle piastrine, ponendo così il paziente in una situazione di scarsa immunità ad agenti esterni e quindi ad una maggiore probabilità di contrarre qualche tipo di virus; in seguito alla terapia il paziente dovrà quindi fare molta attenzione alla propria igiene personale, a non stare a contatto con persone vaccinate da poco tempo e, in caso di febbre e altri sintomi, sotto consiglio del proprio medico dovrà effettuare esami per la conta dei globuli bianchi e delle piastrine.

In caso di forte diminuzione di questi elementi il medico prescriverà al paziente l'assunzione per via endovenosa di antibiotici a largo spettro, oppure, per quanto riguarda la piastrine, di una trasfusione; è importante sapere che in caso di un livello troppo basso di globuli bianchi non potrà essere effettuato il trattamento di chemioterapia, che potrà essere rimandato e che in seguito potrà prevedere un minore dosaggio di medicinali.

La nausea e il vomito possono essere causati della terapia, ma attualmente molti farmaci per la chemioterapia sono in grado di controllare questi effetti ed esistono molti medicinali, che spesso vengono somministrati al paziente per cercare di diminuire o addirittura rendere inesistenti questi effetti collaterali.

Un altro effetto collaterale che viene spesso riscontrato è la perdita dei capelli, questo perché le cellule dei follicoli piliferi hanno la caratteristica di dividersi molto rapidamente e per questo vengono maggiormente attaccati da alcuni farmaci per la chemioterapia; la caduta dei capelli può avvenire dopo qualche settimana dall'inizio della terapia ma ricrescono subito dopo la fine del trattamento o nelle ultime settimane di questo.

Altri effetti si possono presentare al paziente qualche settimana dopo la fine della chemioterapia e durare un breve periodo, oppure, in casi rari, questi effetti possono permanere nel tempo, possono verificarsi debolezza, fastidi alla zona della pelle nella quale è stata effettuata l'iniezione dei farmaci e alterazione del funzionamento di ovaie e testicoli; altri effetti, come infiammazioni agli occhi, esantemi, senso di intorbidimento agli arti, cistite, diarrea, depressione e difficoltà di concentramento, sono molto rari e vengono percepiti in prevalenza dai pazienti che subiscono trattamenti molto forti.

A volte succede che la chemioterapia debba essere effettuata ad alti dosaggi e che comporti la necessità di un trapianto di midollo osseo e di cellule staminali sul paziente, per migliorare gli effetti dei farmaci sul tumore; il midollo con il quale può essere trapiantato il malato può provenire dal soggetto stesso oppure da donatori compatibili e il prelievo avviene inserendo un ago nelle ossa del bacino e prelevando una piccola percentuale di midollo, risulta essere molto efficace anche il trapianto di cellule staminali.

Per alcuni tipi di tumore, in particolar modo quello al seno e alla prostata, che si sviluppano a partire dagli ormoni risulta efficace la terapia ormonale, il trattamento in questo caso non attacca le cellule sane; la terapia per la cura del tumore alla mammella prevede solitamente prevede l'utilizzo, in seguito all'intervento chirurgico, di un farmaco che blocca il funzionamento degli estrogeni, questo tipo di trattamento può essere utilizzato anche come terapia palliativa.

Esistono inoltre alcuni farmaci che vengono utilizzati per far si che i tessuti malati rispondano bene alla terapia che verrà poi somministrata; questo caso il trattamento prevede l'esposizione della formazione cancerosa ad una luce laser, risulta efficace per la cura dei tumori all'esofago, alla vescica e ai polmoni ed offre effetti positivi anche se usata come trattamento palliativo in caso di tumori molto estesi.

Una tecnica che si sta diffondendo e porta effetti positivi è quella che prevede l'utilizzo di alcune cellule immunitarie per bloccare la crescita del tumore, questi elementi possono essere riprodotti e iniettati nel paziente malato; la cura attraverso queste cellule risulta efficace per i tumori più rari, come il mieloma, il sarcoma di Kaposi e il linfoma, ma anche per il tumore al rene e per il melanoma.